Quella importante, quella dei grandi nomi, quella delle grandi battaglie e dei tanti potenti che qui si sono scontrati per millenni: Etruschi contro Romani, Bizantini contro Longobardi, Guelfi contro Ghibellini, Papato contro Impero. Ognuno di questi poteri ha lasciato nella città, segni evidenti del proprio passaggio rendendo il centro abitato un variegato arcobaleno di stili e di colori che cattura gli occhi e l’anima, ti fa innamorare con i suoi monumenti e i suoi vicoli antichi.
Il potere più grande di questa città è proprio la sua elegante capacità di essere affascinante e protagonista senza mai alzare la voce.
Benvenuti nella possente: Perugia!

Le 3 migliori attrazioni a Perugia

Per cosa è conosciuta Perugia? Cosa c’è di bello da vedere nell’antico e ridente capoluogo umbro? Scopriamolo insieme!

Una passeggiata nel centro storico

Tra strade medievali, punti panoramici e tante prelibatezze da gustare, Perugia può offrire tanto ai turisti che possono visitare la città a piedi, anche in un solo giorno.
Oltre alla sua storia medievale, Perugia è stata la prima città italiana a costruire scale mobili per raggiungere a piedi il centro storico.
(Centro Storico, è possibile arrivarci attraverso le porte ubiche, alle quali accedere con l’ausilio di ascensori cittadini: stazione di Perugia S.Anna (ingresso 1 a sud) e Via Dei Priori (Scala Mobile 1 a est).

Palazzo dei Priori

Palazzo dei Priori è uno degli edifici simbolo di Perugia.
Costruito tra il 1200 e il 1400, oggi l’edificio ospita gli uffici comunali e la Galleria Nazionale dell’Umbria, dove si trovano i capolavori del Perugino.
Il palazzo è costruito in stile gotico e si trova in Piazza IV Novembre, dove si può ammirare anche un altro simbolo della città: Fontana Maggiore.
(Palazzo dei Priori, Corso Pietro Vannucci 19, aperto tutti i giorni dalle 09:00 alle 19:00; durata della visita dalle 10:00 alle 12:00, ingresso € 10,00 intero; € 7,00 ridotto per residenti a Perugia, turisti sotto i 18 anni, studenti dell’UniPG, dell’Università per Stranieri e dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, ingresso gratuito per soggetti disabili e i loro tutori, prenotare entro le ore 15:00 del venerdì).

Chiesa di San Michele Arcangelo

La Chiesa di San Michele Arcangelo, edificata tra il V e il VI secolo d.C., è una delle chiese più antiche d’Italia. Detta anche il tempietto, la chiesa fu eretta sulle rovine di un tempio romano ed ha una caratteristica forma circolare.
Che la chiesa porti il nome di San Michele, l’arcangelo guerriero, non è un caso: le chiese costruite vicino alle mura della città sono solitamente dedicate a questo Santo, che avrebbe protetto la città.
(Chiesa di San Michele Arcangelo, Via del Tempio, aperta tutti i giorni dalle 09:00 alle 17:00, l’ingresso è gratuito).

Facciamola breve: la storia di Perugia

La storia di Perugia è ricca di immagini e mitologia antica. Approfondiamo meglio l’argomento.

L’antica città di Perugia

Quel che è certo è che la distruzione di Perugia fu uno degli episodi più cruenti subiti dagli Etruschi, come testimoniano i versi di Properzio che parlavano delle case distrutte degli antichi Etruschi.
Tra l’altro abbiamo le testimonianze di Gaio Svetonio Tranquillo sulle crudeltà di Augusto contro Perugia, quando i superstiti corsero in massa a chiedere pietà, ma l’imperatore rispose dicendo: “Dobbiamo morire tutti”.
La città fu ricostruita in epoca romana con il nome di “Augusta Perusia”, a cui si aggiunse poi “Vibia Colonia”.


Con la caduta dell’Impero Romano nel 545, Totila, re dei Goti, invase l’Italia poi nel 549 conquistò Perugia che cadde dopo un lungo assedio e fu saccheggiata.
Successivamente, fu governata dai Bizantini sotto Narsete (478-573), che nel 552 la lasciarono sotto il controllo dell’Impero Bizantino.
Nel 568 i Longobardi si impadronirono del capoluogo umbro e la governarono come ducato. Nell’XI secolo divenne libero comune, schierandosi con i Guelfi e il Papato. Ciò le diede l’opportunità per una più facile conquista dei territori e delle città circostanti.
Intorno al 1183 Perugia riuscì a sottomettere Gubbio. Con la sua espansione, nel 1184 occupò Città della Pieve e la zona del Lago Trasimeno.
Divenne una città molto potente tanto che la sua sostanziale autonomia fu confermata da Enrico VI che concesse alla stessa l’elezione di consoli.
Verso la fine del Trecento le istituzioni comunali subirono una crisi politica e la città divenne una Signoria.
Fino al 1450, Perugia fu governata dalla famiglia Baglioni prima di passare definitivamente sotto il dominio dello Stato Pontificio. Dopo tale periodo, fu regnata da legati pontifici che ne limitarono notevolmente l’autonomia.
I magistrati comunali furono infatti privati ​​di ogni reale significato politico, giacché erano sotto il controllo degli inviati del papa.
Successivamente, dopo il periodo napoleonico, la città entrò a far parte del Regno d’Italia.

3 particolarità che (forse) non conoscevi su Perugia

Quest’oggi abbiamo deciso di dedicare una sezione ad alcune reali e bizzarre curiosità riguardanti questa città.

Perugia: città alternativa a Roma

Secondo la leggenda, Enea fuggì da Troia e, per cercare fortuna, arrivò nel Lazio dando origine alla città di Roma.
Inoltre, sempre secondo la mitologia, aveva un fratello di nome Euliste, il quale assieme ai suoi compagni arrivò in Umbria e fondò la città di Perugia.

San Costanzo strizza l’occhio

Eh sì, hai letto bene! Il santo protettore fa l’occhiolino. Si dice che anticamente le giovani donne vergini e nubili si recassero presso la chiesa dedicata a San Costanzo e, guardando il pentastico absidale, attendessero un ammicco. Se San Costanzo avesse strizzato loro l’occhio, entro la fine dell’anno le giovani donne avrebbero convolato a nozze. In caso contrario, avrebbero ricevuto in dono dal proprio compagno il famoso Torcolo di San Costanzo.

Kisses or punches?

Non l’avresti mai detto: all’inizio, i famosi baci perugina venivano chiamati “cazzotti” per via della loro forma anomala. Sfortunatamente, a causa del nome, questi cioccolatini non riuscivano a sfondare sul mercato. Di conseguenza, i cioccolatieri cambiarono il nome in “baci“. Tale trovata si rivelò geniale, tanto che il bacio perugina divenne il simbolo dell’amore, dei sentimenti e delle emozioni.

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