In viaggio didattico tra le vie di Palermo, dove culture diverse si fondono, dando vita a un’identità unica nel suo genere.

Grazie al patrimonio artistico e architettonico imponente, Palermo è una destinazione d’eccellenza per un viaggio d’istruzione, alla scoperta delle tante anime che l’hanno attraversata nei secoli.

In questo articolo, andremo alla volta delle mille risorse del capoluogo siciliano, che per lungo tempo ha visto alternarsi dominazioni, conquiste e dinastie nobiliari, riuscendo nell’impresa di custodire sempre la propria identità.

Visitare Palermo in gita scolastica, tra eredità storica e segreti nascosti

Le mille sfaccettature di Palermo, spesso, inducono i visitatori a pensare che questa antica città sia dispersiva e complessa da visitare. Al contrario, per orientarsi tra le strade del capoluogo siciliano è sufficiente partire dal presupposto che la sua geografia ruoti completamente attorno a Piazza Villenia, chiamata dalla gente del posto “I Quattro Canti”, in virtù dei quattro quartieri che convergono in essa.

Ecco svelato il primo segreto di Palermo: nel territorio cittadino, strade, edifici e interi quartieri possiedono un nome istituzionale e uno popolare, di uso comune, tramandato di generazione in generazione.

Piazza Villenia divide il centro storico in quattro mandamenti, Monte di Pietà, Castellamare, Palazzo Reale e Kalsa-Tribunali, ed è posizionata in prossimità di Piazza Pretoria, per i palermitani “Piazza della Vergogna” a causa della fontana che vi troneggia. L’indignazione che traspare da questo nomignolo, pare sia un atto di protesta dovuto agli ingenti costi sostenuti dall’Amministrazione per la sua costruzione.

Dopo questa premessa, utile a individuare il giusto punto di partenza per il viaggio didattico, siamo pronti a immergerci tra le strade di Palermo.

Palermo: tre culture e un’identità unica

L’interesse didattico che da sempre suscita Palermo è dovuto alla sua complessità culturale. Il capoluogo siciliano rappresenta, infatti, la perfetta fusione tra influenza araba, normanna e bizantina, tanto da essere stata nominata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2015.

Piazza dei Quattro Canti

Partendo dalla seicentesca Piazza dei Quattro Canti, potrete iniziare il vostro percorso didattico, ammirando ognuna delle quattro facciate corrispondenti ai quartieri che convergono in essa. Noterete un’estrema ricchezza di stemmi, colonne e sculture. Questa osservazione vi svelerà il secondo segreto di Palermo: ovunque andiate, troverete sempre l’immagine di un santo intento a sorvegliare la brulicante vita cittadina.

La Fontana della Vergogna e la Chiesa di San Cataldo

Come anticipato, in prossimità di questa piazza potrete ammirare Piazza Pretoria con la Fontana della Vergogna, per poi proseguire verso Piazza Bellini, dove emerge in tutta la sua particolarità la Chiesa di San Cataldo, un tratto iconico dell’architettura arabo-normanna con le sue tre cupole rosse inconfondibili.

Il terzo segreto di Palermo è racchiuso proprio qui: il colore rosso delle cupole rappresenta un errore commesso dai restauratori nell’Ottocento, questa scelta non è infatti affine alla tradizione artistica originaria.

La Martorana

Proseguendo il tour didattico, vi troverete in prossimità della Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, detta La Martorana. Dietro alla sua facciata barocca, troverete alcuni tra i mosaici più antichi di tutta Palermo.

La Martorana prende il nome da un dolce tipico siciliano, realizzato in pasta di mandorla, e ci conduce al quarto segreto di Palermo. Si racconta, infatti, che aspettando la visita di un prelato, le monache applicarono agli spogli rami degli aranci dei frutti finti, realizzati in zucchero. Questo episodio, tramandato di generazione in generazione, ha donato il nome all’edificio.
(CHIESA DI SANTA MARIA DELL’AMMIRAGLIO O CHIESA DELLA MARTORANA, Piazza Bellini 3, aperto da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00. Domenica e festivi aperto dalle 8.30 alle 9.45 e dalle 11.45 alle 13.00. Ingresso € 2)

Il Monastero di Santa Caterina d’Alessandria

La tappa successiva della vostra gita scolastica non potrà che essere il complesso conventuale della piazza, che custodisce un interessante chiostro maiolicato e una Chiesa nella quale l’influenza barocca emerge in tutta la sua espressività.
(MONASTERO DI SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA, Piazza Bellini 1, aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, ingresso € 1 per scolaresche).

Il Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina

Proseguendo il tour nella zona più alta e antica della città, raggiungerete la Cappella Palatina, vera perla del Palazzo dei Normanni e simbolo della fusione multiculturale e religiosa cittadina. Entrando nella Chiesa, avrete l’impressione di trovarvi in un edificio cristiano. Eppure, guardandovi intorno attentamente, scorgerete due chiese, una latina ad Occidente, con colonne in granito e le tipiche navate, e una bizantina, con pianta quadrata e una cupola emisferica. Il pavimento, infine, vi regalerà un’ulteriore sorpresa, grazie ai celebri mosaici arabeggianti, a completamento di un’opera simbolo della multiculturalità cittadina.
(PALAZZO DEI NORMANNI E CAPPELLA PALATINA, Piazza del Parlamento 1, aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 16.30 (ultimo ingresso). Domenica e festivi dalle 8.30 alle ore 12.30 (ultimo ingresso). Ingresso € 2 per scolaresche in visita didattica, gratuito per gli accompagnatori. Gli Istituti scolastici dovranno prenotare attraverso il sito della Fondazione Federico II www.federicosecondo.org cliccando su “Biglietteria”).

Cattedrale di Palermo

Per completare il tour delle più interessanti tappe didattiche offerte da Palermo, non può mancare l’imponente Cattedrale, esotica e unica nel suo genere, grazie all’influenza arabo-normanna che si dispiega nell’insieme di cupole, torri, portici, cupolette maiolicate e archi, unitamente alla torre campanaria.

La storia della Cattedrale di Palermo è antica e travagliata, fatta di costruzioni e ricostruzioni. Nel IX secolo, durante l’occupazione saracena, la Chiesa venne ristrutturata per essere trasformata in una grande moschea. Nel 1072, l’avvento dei normanni, permise al Duomo di Palermo di essere restituito al culto cristiano, con il reintegro del vescovo Nicodemo.

Tra i segreti custoditi da Palermo, uno in particolare si trova sottoterra. Si tratta dei Qanat, vere e proprie opere di ingegneria idraulica. Un esteso reticolo di gallerie che formano labirinti, sotto la superficie della città. Questi cunicoli venivano utilizzati per l’approvvigionamento dell’acqua e per rinfrescare gli ambienti superiori durante i giorni di scirocco.

Voci, colori e odori: in viaggio tra i mercati storici della città

Un tour didattico in una città come Palermo non può prescindere dall’osservazione della cultura popolare locale, per questo è d’obbligo prevedere una passeggiata ristoratrice tra le vie de La Vuccirìa, di Ballarò, il Capo e del Borgo Vecchio. Bancarelle di svariati generi alimentari e street food completeranno un viaggio d’istruzione a tutto tondo.

In questo articolo, abbiamo voluto condividere il migliore percorso didattico per ammirare la multiculturalità di Palermo e scoprire alcuni dei suoi segreti popolari. Storia, tradizioni e forti contraddizioni fanno del capoluogo siciliano la meta perfetta per una gita scolastica formativa e appassionante.

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