Guerre mondiali, regimi autoritari ma anche innovazione e risveglio sono fra le molte caratteristiche del secolo scorso. A Milano, un museo che ospita l’arte dell’epoca, per un tuffo nel ventesimo secolo.

Visita al museo in gita scolastica: ecco quali sono i must-visit da non perdere.

L’arte novecentesca ha rivestito un’importanza cardine nello sviluppo di un’identità nazionale nel campo della pittura e della scultura, nonché nella valorizzazione di nuove forme espressive. Milano, a tal proposito, vanta alcune delle esposizioni più interessanti in merito alle vicende che segnarono i movimenti culturali del secolo scorso: lo slancio patriottico – di matrice futurista – venne successivamente sostituito dal nichilismo e dal relativismo esistenziale, in un panorama personologico in cui ogni oggetto può diventare un elemento di culto, un dettaglio della cultura pop. In un ricco incedere di idee e valori che hanno rivoluzionato in maniera più o meno positiva la nostra Italia, Milano è rimasta la culla di un secolo che continua ad affascinare milioni di studenti ogni anno, sia in virtù della vicinanza temporale con la nostra epoca, sia a causa delle ricche implicazioni storiche che gli dobbiamo. Il Museo del Novecento è il fulcro di una valorizzazione artistica fra le più importanti non solo del capoluogo lombardo, ma dell’intero panorama nazionale.

L’esposizione è allestita nella splendide cornice architettonica del Palazzo dell’Arengario in Piazza Duomo e riesce a sublimare alla perfezione il connubio che è possibile visitare sia a partire dalle opere esposte, sia in virtù del percorso espositivo che segue passo dopo passo gli sviluppi e gli indirizzi artistici di maggior rilievo. La mostra ha ottime capacità d’intrattenimento; la sua apertura alle tendenze moderne riesce a catalizzare l’attenzione degli studenti, affascinati dal susseguirsi di corridoi in cui i temi del movimento, della morte, della guerra e dell’Italia vengono elaborati in maniera inedita e mai banale. Il risultato? Un museo che – come anticipato dal suo nome – celebra capolavori nazionali e stranieri del XX secolo, inseriti in una ricca cornice di pregio – suggestiva e affascinante – ottenuta mediante le numerose prospettive visive e panoramiche offerte sulla piazza sottostante e sulle imponenti e candide guglie del Duomo, simbolo della città.

Per questo motivo, abbiamo deciso di aprire una breve panoramica illustrativa in merito ad alcuni dei must-visit che è necessario presentare agli studenti al fine di approfondire – in virtù della maturità e degli esami di fine corso – alcune interessanti curiosità inerenti al Novecento e alla sua massima espressione: l’arte.

Una gita scolastica alla scoperta di un secolo chiave nella storia dell’umanità

Il Novecento non è stato un periodo di pace e stabilità. Raccontare le sue vicende significa citare eventi che hanno cambiato in maniera definitiva il corso della storia, a partire dalle due guerre mondiali – e dai valori che in esse si sono distinti – fino ad arrivare al boom economico che ha stravolto le nostre vite e che ancora oggi continua a modificarle. Aprire uno scorcio artistico su un periodo tanto complesso, di conseguenza, non è mai facile, tanto dal punto di vista didattico quanto da quello umano. Far comprendere ai giovanissimi gli errori e gli sviluppi di un momento tanto delicato e pieno di antinomie necessita di un sostegno visivo e pragmatico, con cui toccare con mano la produzione che proviene direttamente dalla mentalità di quel periodo.

La collezione vanta un totale di 400 opere accuratamente selezionate dalla collezione regionale che ne vanta oltre 4000. I percorsi tematici sono un punto di partenza da cui approfondire le tematiche che – dal 2010, anno della fondazione del museo, ad oggi – hanno incuriosito migliaia di visitatori. L’obiettivo realizzativo del Palazzo dell’Arengario è quello di diffondere in maniera capillare sul territorio cittadino l’arte del Novecento, così da consentire una visione più ampia delle collezioni milanesi. Accanto all’attività espositiva, l’edificio tra l’altro è riccamente coinvolto nell’opera di conservazione, studio e promozione del patrimonio culturale e artistico italiano del XX secolo con lo scopo, in costante crescita, di coinvolgere un pubblico vasto e trasversale.

Fra le opere di maggior slancio educativo per gli studenti, ricordiamo: il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, a cui è dedicata la prima rampa – con accesso gratuito – che conduce direttamente al primo piano dell’esposizione, i dipinti di inizio secolo di Pablo Picasso, Georges Braque, Paul Klee, Vasilij Kandinskij e Amedeo Modigliani, senza nulla togliere alle opere più riuscite del gruppo futurista, Balla, Depero e Boccioni fra i più noti. Non solo potrai ricostruire gli indirizzi artistici di maggior rilievo, ma avrai anche modo di sfruttare al meglio le contestualizzazioni storiche che accompagnano la visita. La collezione comprende anche opere degli anni a venire, per concludersi con una sala dedicata ad alcuni tra i maggiori esponenti dell’Arte Povera, da Luciano Fabro a Mario Merz, da Gilberto Zorio a Giuseppe Penone. Non mancano neppure i nomi più noti degli anni Venti e Trenta del Novecento – de Chirico, Morandi, Martini e Melotti – e i maggiori maestri dell’arte informale, come Burri e Tancredi.

Le vicende che segnarono Milano e la sua crescita artistica

Il Palazzo dell’Arengario è la sede probabilmente più adatta ad ospitare le opere che in esso sono contenute; l’architettura dell’edificio è stata progettata da Grifini, Magistretti, Muzio e Portaluppi – storici volti della storia cittadina – e recentemente rinnovata dal Gruppo Rora, allo scopo di raccogliere la collezione. Il nostro consiglio è di visitare con calma le sezioni che maggiormente rientrano nel programma scolastico, così da avere un buon punto di partenza da cui trattare in classe gli argomenti più importanti del Novecento.

Infine, è bene trascorrere del tempo all’ultimo piano dell’Arengario. La Sala Fontana – dedicata all’omonimo Lucio – è stata progettata come un’opera ambientale immersiva per accogliere il grande soffitto del 1956, proveniente dall’Hotel del Golfo dell’Isola d’Elba e concesso in deposito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La dimensione multisensoriale che ne deriva permette di godere della vista unica sulle facciate del Duomo, proprio mentre si è circondati dall’opera Neon. Un buon punto di partenza per far riflettere i tuoi studenti sulla capacità che ha l’arte di valorizzare l’esperienza dell’uomo, creando delle dimensioni alternative rispetto a quelle che siamo soliti esperire.

In conclusione, se sei alla ricerca di alcuni consigli utili per preparare i tuoi allievi alla visita del Museo del Novecento, puoi tenere a mente questi semplici concetti: esso si sviluppa mediante un percorso cronologico, in cui l’alternarsi delle sale consente di approfondire alcune tematiche specifiche inerenti al secolo scorso. La grande rampa interna alla struttura, infatti, raggiunge i livelli in cui sono esposte le opere, così da trasmettere con chiarezza gli sviluppi storico-artistici di competenza. Essa, inoltre, è forse l’elemento di maggior ricercatezza architettonica del museo: la spirale crea un gioco di luci e prospettive davvero uniche, collegando i vari elementi funzionali e creando un legame dal livello della metropolitana (M1: Duomo) alla suggestiva terrazza sopraelevata.

La Raccolta Civica di opere, tra l’altro, si è formata negli anni grazie alla generosità e alla passione dei milanesi per il collezionismo. Non resta che trovare il punto d’incontro fra storia e architettura – e fra sviluppo artistico e valoriale – per consentire ai tuoi studenti di fare un salto nel passato: il Museo del Novecento è un must da non perdere durante un viaggio di istruzione nella Capitale della moda e del design.

Informazioni:

Indirizzo: Palazzo dell’Arengario – Via Marconi 1;

Orari: lunedì ore 14.30 – 19.30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica ore 9.30 – 19.30, giovedì e sabato: ore 9.30 – 22.30. L’ultimo ingresso consentito avverrà un’ora prima della chiusura del Museo;

Costo biglietto: ingresso libero per giovani che non abbiano compiuto il 18° anno di età e studenti delle scuole superiori, così come per insegnanti accompagnatori di scolaresche fino al II grado (max. 4 per classe);

Contatti utili: +39 02 88444061; c.museo900@comune.milano.it;

Come arrivare: linea gialla M3 o linea rossa M1. La fermata della metro da raggiungere è Duomo; in alternativa è possibile usufruire del tram numeri 2, 3, 12, 14, 16, 24 o 27.

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