Curiosità e leggende da far conoscere alla tua classe sulle rive di Gozo

Probabilmente, se qualcuno vi dicesse di essere andato in vacanza nell’arcipelago delle Calipsee restereste perplessi. Dove si trova? Come è fatto? Chi ci abita? Che lingua si parla? Diversamente, se vi dicessero di aver visitato Malta, Gozo o Comino, capireste subito che si sta parlando del gruppo di isole che compongono la piccola Repubblica di Malta, situata a sud della nostra Sicilia e circondata dal Mar Mediterraneo.

L’isola di Malta è la più grande di questo arcipelago; a seguire ecco Gozo: verdissima e ricca di scogliere, è meta di turisti che cercano una natura selvaggia e acque dove potersi immergere per entusiasmanti escursioni subacquee. Il clima è soleggiato per quasi tutto l’anno – più di 300 giorni di sole e cielo turchese! – e la stagione dei tuffi parte ad aprile e termina a novembre inoltrato. Ricca di bellezze naturali tutte da scoprire, di storia, artigianato e gastronomia, offre anche suggestive leggende che la rendono misteriosa e affascinante. Conosciuta, nel tempo, da greci, romani e arabi, Gozo è abitata sin dal V millennio avanti Cristo e presenta tuttora tracce del passaggio dei popoli diversi che si sono avvicendati sull’isola. È qui che, secondo Omero, la ninfa Calipso tenne prigioniero per ben sette lunghi anni il prode Ulisse e proprio qui si può visitare la grotta abitata dalla ninfa, situata nei pressi della spiaggia di Ramia. La si raggiunge percorrendo un sentiero tortuoso ma praticabile da chiunque e una volta arrivati si può godere di un panorama meraviglioso, in cui la schiuma delle onde accarezza la roccia delle falesie a picco sul mare. È interessante sapere che intorno alla grotta non esistono abitazioni… pare, infatti, che dentro alla caverna vagherebbe ancora oggi lo spirito di Ulisse e che si possano sentire strani lamenti.

Tra le baie rocciose che costellano la piccola Gozo, ci si imbatte nella Fungus Rock: qui – narra la leggenda – i cavalieri ospitalieri scoprirono un particolare fungo dalle proprietà miracolose. Sembra, infatti, che possedesse incredibili prorpietà medicinali e che venisse utilizzato solo dalle famiglie nobili come rimedio per diverse malattie. Il fondale di questa roccia è ricco di fessure, burroni e passaggi che creano uno scenario davvero magnifico.

Terminiamo la nostra carrellata di leggende e misteri con un sito riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO: il complesso del tempio megalitico di Ggantija. La parola Ggantjia, in maltese, significa gigante. Anche in questo caso ci troviamo davanti a una leggenda, perché pare che il complesso venne eretto dai Giganti che abitavano l’isola. Solo loro, infatti, potevano essere in grado di trasportare e muovere pietre così grandi e pesanti. Alcune di esse, infatti sono lunghe fino a 5 metri e hanno un peso che si avvicina o supera le 5 tonnellate. Che sia per le sue leggende, per i suoi splendidi fondali ricchi di fauna marina o per il suo clima soleggiato, l’isola di Gozo – e tutto l’arcipelago – merita certamente una visita.

Scopri di più: https://www.visitgozo.com/

Professoressa Gloria Virginia Togni

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