Il capoluogo del Friuli Venezia Giulia, Trieste, è una città di confine in cui coesistono influenze italiane, asburgiche, slave e orientali. Questo rende Trieste una meta all’altezza di un viaggio d’ istruzione.

In un periodo storico in cui si parla sovente di integrazione è istruttivo constatare come all’interno di una città italiana possono convivere diverse realtà. Situata al nord-est dell’Italia tra il Mare Adriatico e l’altipiano Carsico è storicamente considerata un crocevia di importanti vie di comunicazione tra Oriente e Occidente. Protagonista di varie dominazioni, durante il Medioevo fu assoggettata all’ Austria mentre nel 1700 fu dominata dagli Asburgo. L’ imperatore Carlo V d’ Asburgo istituì nel 1719 il porto franco di Trieste apportando una vera e propria rivoluzione ai viaggi marittimi nell’ Adriatico. La città ha assunto il ruolo di mediatore all’ interno della cornice europea. Questo portò la città di Trieste a trasformarsi da un piccolo villaggio di pescatori ad un vero e proprio centro economico cosmopolita.

VISITA ISTRUTTIVA ALLA SCOPERTA DI MARIA TERESA D’ ASBURGO, IMPERATRICE DELLA TOLLERANZA

Quando la brillante figlia di Carlo V, Maria Teresa ascende al trono coinvolge Trieste in una serie di riforme che danno maggiore impulso all’ attività economica della città e non solo. Nella città affluivano numerosi commercianti e uomini in cerca di affari, i quali provenivano da ogni parte dell’impero. Ragion per cui proclamò l’ Editto di tolleranza, il quale garantiva la libertà di culto a ebrei, ortodossi, cattolici e protestanti. Maria Teresa anticipò magistralmente quelli che sarebbero stati i capisaldi della futura Unione Europea.
Il Borgo Teresiano situato sul Colle San Giusto porta il suo nome e si presenta come un quartiere signorile di forma ortogonale. Questo antico quartiere ha come protagonista il Canal Grande, un canale navigabile sito al centro della città. Il canale consentiva ai commercianti di approdare e scaricare merci direttamente in città. Una singolarità di questo luogo, a pochi conosciuta, consiste nella presenza lungo la banchina sinistra di Ponterosso, di un antico strumento che monitorava le maree: l’ idrometro. Risalente al 700 fungeva da parametro di riferimento per il Regno Asburgico.
(Canal Grande, Via Cassa di Risparmio e Via Trento, visita libera all’ aria aperta)

TOUR D’ISTRUZIONE AI LUOGHI DI CULTO PLURIETNICI

Durante il Regno di Maria Teresa fu concessa l’edificazione di vari luoghi di culto. Ne è un esempio il Tempio serbo-ortodosso della santissima Trinità. Dal punto di vista architettonico, la chiesa si presenta riccamente decorata nello stile bizantino. Molti degli elementi interni sono stati realizzati in Russia. L’imponente lampadario d’argento presente all’ ingresso fu un dono dello zar di Russia Paolo I.
(Tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione, Via Spiridione 9, Trieste; orari dal Lunedì al sabato 08:30-12:30 e 16:00-19:00, domenica 08:30-12:30; ingresso libero)
Un’ ulteriore dimostrazione della coesistenza e tolleranza di diversi culti è la presenza della chiesa cattolica di Sant’Antonio Taumaturgo attualmente conosciuta come Sant’ Antonio Nuovo. Potrete riconoscerla grazie allo stile Neoclassico che la caratterizza. E’considerata la più grande delle chiese presenti a Trieste . Lo stile si ispira al classicismo degli illustri monumenti romani. L’ interno della chiesa colpisce per vastità in cui si alternano volte a botte e a crociera e dove sovrasta al centro l’interno della cupola centrale. Lo stile ionico e corinzio che si può ammirare all’ interno suggerisce il neoclassicismo della struttura.
(Chiesa di Sant’ Antonio, Via Amilcare Ponchielli 2, Trieste; orari ogni giorno 7.00-12.00, 16.00-18.00; ingresso libero)

GITA DIDATTICA ALLA SCOPERTA DI TRIESTE E I SUOI CASTELLI

CASTELLO DI MIRAMARE UNA FAVOLA DAL SAPORE TRISTE
Sulla litoranea costiera a pochi chilometri dal centro sorge a picco sulle acque il Castello di Miramare. Un castello dallo stile elegante quasi fiabesco che però racchiude in sé un passato triste. Il castello venne Costruito dall’ Arciduca Ferdinando Massimiliano d’ Asburgo, fratello dell’ imperatore d’ Austria Francesco Giuseppe, nel XIX secolo come residenza per lui e la sua consorte Carlotta del Belgio.

L’ architetto che si occupò del progetto, il viennese Carl Junker fuse armoniosamente vari stili architettonici come ad esempio lo stile gotico e rinascimentale. Le sue torri bianche si riflettono nel mare. Data la bellezza del castello, non sorprende che abbia avuto celebri ospiti prima fra tutti la principessa Sissi, cognata di Massimiliano. L’ imperatrice d’ Austria è uno dei personaggi della triste storia legata a questo castello. Carlotta del Belgio gelosa della bellezza e della fama di sua cognata Sissi, spinse suo marito ad ottenere maggiore prestigio. In un’occasione aristocratici messicani propose all’ Arciduca di diventare imperatore del Messico. Carlotta, assetata di prestigio, caldeggiò la proposta e Massimiliano, inizialmente titubante, accettò. L’impegno si dimostrò più difficile del previsto. Massimiliano venne assassinato dai repubblicani che non vedevano di buon occhio la venuta di un imperatore straniero. La sua consorte alla notizia della morte del suo amato perse la ragione e fu costretta al ritorno in Belgio dove morì.

Il Parco del Castello si estende per circa 22 ettari di superficie. Massimiliano d’ Asburgo era appassionato di botanica e si impegnò ad arricchire il parco di esemplari di piante esotiche. Si potranno trovare esemplari di cedro del Libano, ginko biloba, abeti rossi spagnoli e sequoie giganti.

(Castello di Miramare, Viale Miramare, Trieste; orari tutti i giorni 9-19.00; la Direzione comunica che a causa dell’emergenza Covid sono ammessi all’ interno del castello gruppi per un massimo di 20 persone ciascuno per cui gruppi più numerosi verranno suddivisi, inoltre tutte le visite guidate devono essere prenotate almeno 15 giorni prima. In caso di visita guidata è obbligatorio l’uso delle radioguide. Prezzi: è gratuito per cittadini dell’Unione Europea che non abbiano superato i 18 anni, per le scolaresche in visita e per i docenti accompagnatori di scuole pubbliche e private, tuttavia in caso di prenotazione di deve considerare un costo aggiuntivo di 0,50 euro individuale e 1,00 euro per le radioguide obbligatorie. )

(Parco di Miramare; orari da lunedì a domenica: gennaio 8.00-16.00; febbraio 8.00-17.00; marzo 8.00-18.00; da aprile a settembre 8.00-19.00: 1-14 ottobre 8.00-18.00; 15-31 ottobre 8.00-17.00; novembre e dicembre 8.00-16.00)

CASTELLO DI DUINO AL SERVIZIO DELLA GRANDE GUERRA
Duino è una piccola cittadina sulla costa poco lontano da Trieste. Qui si erge il castello fortificato di Duino, arroccato sulle rocce a picco sul mare. Il castello è dimora privata dei Principi von Thurn und Taxis. Si pregia di 18 sale e saloni impreziositi da numerose opere d’ arte che richiamano svariate culture. Il Castello infatti fungeva da importante centro culturale. Alcuni ospiti celebri di questo castello sono stati Elisabetta d’ Austria, meglio nota come Sissi, i conti di Chambord, Johann Strauss, Franz Liszt e il nostro Gabriele d’ Annunzio. Il parco che circonda la struttura alterna vegetazione mediterranea a statue e reperti archeologici a prati fioriti. Pensate che ogni anno vengono piantati più di 21000 fiori.
Dal parco si accede ad un Bunker sotterraneo costruito nel 1943 durante la seconda guerra mondiale per la tedesca Kriegsmarine. Il bunker inizialmente aveva lo scopo di proteggere la base di Sistiana da sbarchi alleati, in seguito diventò un rifugio antiaereo per i cittadini di Duino. Il bunker è profondo circa 18 metri e si estende per 400 metri quadrati. A testimonianza della sua storia si possono visionari antichi cimeli di guerra.
(Castello di Duino, Frazione Duino, 32, Duino Aurisina TS; orari tutti i giorni tranne il martedì dal 19 al 31 Marzo 9.30-16.00; dal 1 aprile al 30 settembre 9.30-17.30; ottobre prima metà 9.30-17.00; ottobre seconda metà 9.30-16.00. Nel periodo invernale il Castello è aperto solo sabato e domenica e festivi tra le 9.30-16.00. Prezzi: Gruppi scolastici minimo 15 persone 5 euro a persona)

VISITA ISTRUTTIVA ALLA RISIERA DI SAN SABBA E ALLA FOIBA DI BASOVIZZA, PER NON DIMENTICARE

RISIERA DI SAN SABBA
Nel 1898 venne costruito, alla periferia di Trieste, uno stabilimento per la pilatura del riso. In seguito i tedeschi verso la fine del 1943 lo trasformarono in un campo di sterminio, l’unico nella nostra penisola ad avere un forno crematorio. Inizialmente fungeva da campo in cui venivano smistati i prigionieri. Circa 25.000 partirono da Trieste diretti a Buchenwald, Auschwitz e Dachau. Nella Risiera furono eliminati circa 5000 persone tra cui ebrei, sloveni, prigionieri politici, Testimoni di Geova e partigiani antifascisti. Nel 1965 la Risiera fu dichiarata Monumento nazionale. La visita seppur di forte impatto emotivo può indurre le nuove generazioni ad una profonda riflessione. Alla luce degli ultimi eventi mondiali è d’ obbligo soffermarsi sulla crudeltà di alcuni esseri umani con l’auspicio di non ripetere gli stessi errori.
(Risiera di San Sabba, via Giovanni Palatucci 5, Trieste; orari: tutti i giorni dalle 9.00-19.00; l’ingresso è libero)

FOIBA DI BASOVIZZA
L’ Altipiano carsico triestino è protagonista di un altro triste capitolo della storia. La Foiba di Basovizza era in realtà un pozzo minerario il cui scavo risale all’inizio del XX secolo. Ormai in disuso, diventò nel maggio 1945 luogo atroce di esecuzioni di massa da parte dei partigiani jugoslavi. Furono trucidati sia civili che militari che avevamo preso parte al conflitto. Il numero preciso dei morti non si è mai potuto appurare ed è incalcolabile.
Nel 1992 fu dichiarato Monumento Nazionale. Nei pressi del sacrario è stato allestito un Centro di Documentazione in cui si potrà approfondire la tragica storia della Foiba.
(Foiba di Basovizza, Strada Statale 14 – Località Basovizza, Trieste. Essendo un monumento all’ aperto non vi è alcun limite d’orario e l’ingresso è gratuito.)

(Centro di Documentazione, dal 1 aprile 2022 ogni giorno 10.00-18.00; orario invernale 10.00-14.00 chiuso il mercoledì. Ingresso gratuito)

GITA SCOLASTICA NELLE ATTRAZIONI NATURALI DI TRIESTE

LA GROTTA DEL GIGANTE E LE BOCCHE DEL TIMAVO

Alle porte di Trieste, a Sgonico si trova la Grotta del Gigante, imponente grotta carsica scoperta agli inizi del ‘900. Considerata una delle più maestose grotte del mondo è inserita nel Guinness dei Primati nel 1995 poiché al suo interno vanta la sala naturale più grande del mondo. La cavità ha un’altezza di 100 metri, è larga 76 metri e lunga 167 metri. E’ necessario avere scarpe comode. La visita prevede 500 scalini sia in salita che discesa e necessita di un giubbotto adeguato dato che la temperatura interna è di circa 11 gradi.
(Grotta del Gigante; Località Borgo Grotta Gigante 42/A Sgonico (Ts); aperti dal martedì alla domenica. Partenze visite guidate 10.00-11.00-12.00-14.00-15.00-16.00. Prenotazione obbligatoria. Prezzi: 5 euro per alunno e 1 accompagnatore gratuito ogni 10 alunni. Mascherina ffp2 o chirurgica obbligatoria)

LE BOCCHE DEL TIMAVO
Il fiume Timavo di origine carsica scorre sotterraneo per circa 40km e riaffiora con le sue acque limpide e cristalline a San Giovanni di Duino. Le risorgive del fiume sono note come Bocche del Timavo.
La natura incontaminata fa da sfondo a questo fenomeno carsico che non è ancora del tutto spiegabile. Per tale ragione anche nell’ antichità il fiume era considerato il fiume del mistero. I romani ne fecero un luogo di culto dedicato al dio Temavus. Anche il poeta Virgilio rimase ammaliato da questo particolare fenomeno tanto che ne evocò le gesta nell’ Eneide.
(Bocche del Timavo, Strada Statale 14, Duino-Aurisina TS; Aperto 24 ore su 24; ingresso gratuito)

VIAGGIO D’ISTRUZIONE NELLA TRIESTE LETTERARIA, CITTA’ DI JOYCE, SVEVO E SABA

Trieste probabilmente è la città più letteraria d’ Italia. L’ irlandese James Joyce la scelse come sua residenza per circa un decennio. A Trieste terminò la stesura di Gente di Dublino e diede inizio al suo romanzo più celebre, l’Ulisse. La sua permanenza a Trieste ebbe un notevole impatto sulla letteratura europea di inizio ‘900 ed ebbe un’influenza considerevole su un altro protagonista della letteratura italiana, Italo Svevo. Trieste diede i natali a Svevo. Il suo talento venne incoraggiato dall’ irlandese Joyce che insegnava inglese alla Berlitz School e di cui Svevo era alunno. Le loro lezioni si trasformarono in dialoghi letterari proficui. Incoraggiato da Joyce, Svevo pubblicò La Coscienza di Zeno, il quale non riscosse un immediato successo. Joyce convinto, del talento del suo amico, fece pervenire ad alcune sue conoscenze letterarie in Francia il manoscritto. I francesi ne rimasero incantati e contribuirono alla diffusione del romanzo e alla consacrazione di Svevo a grande letterato.
Il Joyce Museum mostra documenti e cimeli del soggiorno decennale di Joyce a Trieste.
(Joyce Museum, Via Madonna del Mare 13, Trieste. Orari: lun. 14.00-18.30, mar. 9.00-14.00, mer. 14.00-18.30, gio. e ven. 9.00-14.00, ingresso libero. Prenotazioni per visita guidata 4 euro.)
Nel Museo si possono ammirare i suoi manoscritti, il suo epistolario e alcune edizioni originali delle sue opere.
(Museo Sveviano, Via Madonna del Mare 13, Trieste. Orari: lun. 14.00-18.30, mar. 9.00-14.00, mer. 14.00-18.30, gio. e ven. 9.00-14.00, ingresso libero.)

Trieste ha dato i natali anche ad un altro caposaldo della nostra letteratura, Umberto Saba.
Egli si identifica con Trieste paragonandola e paragonandosi ad un ragazzo disinibito, aperto al mondo e al tempo stesso diffidente e scontroso. La Libreria Antiquaria gestita da Saba può essere una visita curiosa e istruttiva.
(Libreria Antiquaria Umberto Saba, Via S. Nicolò, 30, Trieste, Orari dal lun. al sab. 10.00-12.00, 16.00-19.00. Ingresso libero)

PIAZZA UNITA’ D’ ITALIA, LA PIAZZA CHE AFFACCIA SUL MARE PIU’ GRANDE D’ EUROPA
Fu realizzata come ultima ostentazione di grandiosità dell’impero austro-ungarico ormai in declino.
Palcoscenico nei secoli di avvenimenti storici notevoli come la tristemente nota promulgazione da parte del Duce delle Leggi Razziali avvenuta il 18 Settembre 1938.
Affacciata sul golfo di Trieste, si erge come un elegante salotto cittadino circondato da palazzi storici altrettanto eleganti che compongono come un puzzle la storia della piazza.
Compongono la piazza: Il Palazzo del Municipio con i due mori in bronzo che ornano la Torre dell’orologio, il Palazzo Stratti in stile neoclassico che ospita lo storico caffè letterario della città, il Caffè degli Specchi.

Completano la piazza il Palazzo del Lloyd Triestino in stile rinascimentale, il Palazzo del Governo, ornato da preziosi mosaici in vetro di Murano, e Palazzo Pitteri, il cui stile richiama lo stile neoclassico fuso con elementi dello stile barocco e rococò.

La Fontana dei Quattro Continenti adiacente al Municipio rappresenta la Trieste cosmopolita che Carlo V e Maria Teresa d’ Austria contribuirono a creare!

Trieste offre spunti educativi per una visita d’istruzione. Il suo essere multiculturale è un esempio per le generazioni. Propone spunti di riflessione storici per non ripetere errori madornali. Letterati e uomini di cultura ne hanno fatto una musa ispiratrice. Essa mette a disposizione il suo contesto naturalistico ed esibisce l’elegante architettura mitteleuropea a chiunque voglia imparare da essa!

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