Durante la seconda metà del XII secolo si sviluppa in Francia uno stile artistico-architettonico che diventerà il simbolo di un periodo storico molto particolare. A partire dal 1100 le monarchie nazionali fanno capolino in Inghilterra e Francia mentre l’Italia vede la nascita delle signorie, famiglie molto potenti che accentrano su di sé il dominio sulla collettività. Il periodo 1100 – 1200 vede, quindi, un rinnovamento delle politiche e della società civile e la nascita di un’esigenza artistica che si allontana dalla povertà dello stile Romanico per affacciarsi a uno stile più ricco e decorativo, più leggero e luminoso: il Gotico. Abbandonate le spesse mura cupe e tristi delle chiese romaniche, il gotico si fa luce, leggerezza, elevazione.

Le pareti delle chiese si fanno più sottili, le altezze raddoppiano, triplicano; il buio lascia il posto a grandi rosoni e a coloratissime vetrate che inondano gli ambienti interni di luce naturale ove prima lucevano flebili fiammelle di candela. Ora la chiesa non è più luogo di sofferenza e penitenza ma diventa il centro della contemplazione estatica, mistica. Non solo luce e bellezza all’interno, quindi, ma anche all’esterno: i luoghi di culto diventano un’esplosione di decori, volute, archi, bassorilievi, sculture, creatività. Dalla Francia il nuovo stile si espande a macchia d’olio in tutta Europa, dividendosi in Gotico francese, inglese, italiano, tedesco, spagnolo e baltico, ognuno con caratteristiche particolari e rielaborazioni originali proprie. L’esterno delle chiese e delle cattedrali fiorisce di mille elementi simbolici, religiosi ed esoterici. La scultura, subito dopo l’architettura, diventa l’arte predominante nell’abbellimento delle facciate dei luoghi di culto. Tra statue, capitelli fioriti, bassorilievi ed elementi vegetali, trovano posto anche figure immaginifiche che traggono origine dai racconti di viaggiatori in terre lontane che narrano di animali terribili e fiere straordinarie.

Sono i Gargoyles. Creature mostruose e terrificanti, dall’aspetto di serpenti, draghi, demoni o bestie irreali, dominano le sommità delle cattedrali con le loro bocche
spalancate, le fauci bene esposte, gli artigli affilati, le zampe protese e i becchi adunchi.
Nati – si narra – per difendere l’edificio religioso dai malintenzionati, in realtà la loro presenza nasconde una pratica utilità: nascondono i canali di gronda che agevolano il deflusso dell’acqua piovana all’esterno, facendo sì che le pareti non vengano bagnate e non si deteriorino. Potrà capitare spesso, quindi, quando si visita la Cattedrale di Notre Dame a Parigi o il Duomo di Milano durante una giornata di pioggia intensa, di vedere fiotti d’acqua fuoriuscire dalle bocche spalancate dei Gargoyles. Qui, peraltro, sembra che l’idea di realizzare i doccioni – come vengono comunemente chiamati
questi canali di scolo – fu di Gian Galeazzo Visconti, all’epoca Duca di Milano, che in sogno venne visitato dal diavolo: questi lo avvisava che gli avrebbe rubato l’anima se non avesse fatto costruire una grande cattedrale decorata con questi terribili personaggi. Per essere sicuro di non stuzzicare la rabbia del demone, il Visconti ne fece realizzare ben novantasei!
Una leggenda narra che i Gargoyles prendessero vita per proteggere la chiesa nel momento in cui qualcuno animato da cattive intenzioni si avvicinasse al luogo di culto, quindi oltre che elementi decorativi erano anche dei silenziosi ma spaventosi guardiani. Questi, inoltre, offrivano ai credenti la certezza che una volta all’interno della chiesa sarebbero stati al sicuro da ogni pericolo.

Realizzati in pietra o marmo, a seconda dell’importanza della struttura che li accoglie, in pieno medioevo popolano sia chiese e cattedrali cristiane che abitazioni civili. La creatività degli esecutori ha dato vita sia a soggetti mostruosi che a figure meno drammatiche come volti sorridenti o creature metà uomo e metà bestie.

Probabilmente vi starete chiedendo da cosa deriva il nome Gargoyle. Da “la gargouille”, termine francese che indica la gola, ovvero il punto esatto in cui l’acqua piovana esce dalle bocche spalancate. Ci troviamo, però, davanti a un’altra leggenda: sembra infatti che Gargouille fosse il nome di un drago che terrorizzava i cittadini del villaggio di Rouen, in Francia, e che questi, per scacciarlo e blandirlo, si prodigassero in sacrifici.
Dove è possibile vedere i Gargoyles, oggi? I più famosi si trovano nel luogo di origine, in Francia, specialmente lungo la Galleria delle Chimere della Cattedrale di Notre Dame a Parigi, ma tutta la nazione ne è piena. Li troviamo sulle facciate della Cattedrale di Reims, su quelle del Notre Dame di Chartres o di Saint Denis ma, come abbiamo già detto, anche in Italia sul Duomo di Milano, simbolo del capoluogo lombardo e monumento nazionale. Questo splendido esempio di Gotico è il più grande e meglio conservato del nostro paese e non presenta solo moltissime tipologie di Gargoyles ma è ricco di guglie, statue, altorilievi e bassorilievi persino nei portali bronzei. Un’eccellenza unica che richiama turisti e visitatori da tutto il mondo e su cui veglia la piccola statua in rame dorato della Madonnina, posta sulla guglia più alta del Duomo.

È possibile organizzare tour individuali e visite guidate per bambini, gruppi, scuole e Università, parrocchie e gruppi agevolati ma anche eventi incentive per le aziende che vogliono offrire ai propri ospiti un’esperienza esclusiva.
Per maggiori informazioni si consiglia di consultare la sezione “Visite guidate e incentive” sul sito ufficiale del Duomo di Milano www.duomomilano.it/it/

Professoressa Gloria Virginia Togni

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