Il 24 maggio 1883, a circa 14 anni dall’inizio della sua costruzione, il ponte di Brooklyn viene definitivamente aperto al transito. La sua costruzione richiese la manodopera di 600 operai e il costo totale del progetto fu di 15,5 milioni di dollari. All’epoca fu il primo ponte costruito in acciaio (e granito) e per molto tempo è stato il più grande ponte sospeso al mondo.

Eretto sopra l’East River, è lungo 1825 metri e collega l’isola di Manhattan al
quartiere di Brooklyn, NY. Le sei corsie che lo compongono, tre in direzione Brooklyn e tre in direzione Manhattan, si srotolano su una superficie di 26 metri di larghezza e fanno viaggiare vetture, ciclisti e pedoni. Il percorso ciclopedonale è quello centrale, le due carreggiate laterali sono dedicate esclusivamente ai veicoli a motore.


Imponente, ambizioso, icona indiscussa della città di New York: il ponte di Brooklyn è l’immagine stessa della città e della sua frenesia, della dinamicità di una città che non si ferma mai. I suoi due enormi piloni in cemento che trafiggono le acque del
fiume e l’intreccio ordinato e regolare dei tiranti, fanno di questo ponte una magnificienza ingegneristica inconfondibile e lo hanno trasformato in un’autentica star del cinema. Numerose, infatti, sono le pellicole in cui il ponte di Brooklyn è protagonista: “Manhattan” di Woody Allen, “La febbre del sabato sera” con John Travolta (come non citare la stupenda colonna sonora dei Bee Gees?), “Godzilla” o il fantascientifico “Deep impact”, la romanticissima storia d’amore “Kate & Leopold” o il drammatico e a tratti struggente “Io sono leggenda” con Will Smith. Senza dimenticare, comunque, anche il cartoon movie “Oliver & Company”! Insomma, questo ponte non è solo un mero strumento di collegamento ma anche uno splendido set cinematografico.

Malinconico alle luci dell’alba, scenografico al tramonto, suggestivo illuminato dalle luci notturne, cambia personalità a seconda del momento e dei desideri dei registi, spesso rubando la scena ad attori di grandissimo spessore. Pensate, all’inizio dei lavori Brooklyn era una città indipendente ma quindici anni dopo l’apertura del ponte i cittadini decisero di unirsi a New York dando vita a uno dei quartieri più grandi della City. E visto che parliamo di City, come non menzionare la famosissima serie televisiva “Sex and the City” che vede quattro amiche destreggiarsi fra shopping sfrenato e appassionanti storie d’amore?


Quello che però non tutti sanno è che l’ideatore del progetto era un immigrato tedesco, John Roebling. Ebbene sì, c’è un po’ di Europa anche in questo ponte! Sfortunatamente, John se ne andò prima di vederlo questa sua meraviglia realizzata. La sua opera è tuttora riconosciuta come una grandissima impresa ingegneristica e per anni venne soprannominata “l’ottava meraviglia del mondo”.

Infine, una piccola – ma gustosa – curiosità: nel 1956 la Perfetti Van Melle mise in produzione delle sottili striscioline di gomma da masticare che divennero famose in tutto il mondo. Sulle confezioni rettangolari, nei diversi colori a rappresentare i diversi gusti, campeggiava l’illustrazione del ponte e la scritta “Brooklyn” chewing gum. Un successo mondiale, che in Italia dette vita a coloratissime campagne pubblicitarie con lo slogan “Brooklyn, la gomma del ponte”.

Professoressa Gloria Virginia Togni

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